
17 Giugno 2025 News

Ogni anno, il Climate Change Performance Index (CCPI) mette a fuoco quanto i principali Paesi del mondo stiano contribuendo – o rallentando – la lotta contro il cambiamento climatico.
L’edizione 2025 lancia un chiaro segnale anche all’Italia, che si colloca solo al 43° posto su 63, tra Indonesia e Cipro, con un rating complessivo considerato “low”.
Ma non si tratta di una bocciatura immutabile. È piuttosto una fotografia utile per riflettere sul presente e soprattutto per orientare le scelte future, in un momento storico in cui accelerare la transizione energetica non è più un’opzione, ma una necessità strategica.

Cos’è il CCPI e perché è importante
Il CCPI è uno strumento indipendente di monitoraggio delle performance climatiche globali, pubblicato ogni anno dal 2005 da Germanwatch, NewClimate Institute e CAN (Climate Action Network).
Valuta 63 Paesi e l’Unione Europea – responsabili di oltre il 90% delle emissioni globali – sulla base di quattro categorie:
Le valutazioni si basano su dati pubblici e sul contributo di oltre 450 esperti internazionali.
Il 43° posto dell’Italia: un segnale d’allarme
Nel ranking 2025, i primi tre posti del CCPI restano vuoti: nessun Paese è oggi pienamente allineato agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Ma l’Italia è lontana anche dai migliori tra i "non perfetti". Ecco alcuni fattori che hanno inciso negativamente sul punteggio italiano:

Dove possiamo fare la differenza
Il posizionamento dell’Italia nel CCPI 2025 non è un giudizio definitivo, ma un segnale utile per migliorare.
Il nostro Paese ha solide basi: competenze, imprese innovative, tecnologie già mature. Ciò che manca, oggi, è una direzione più chiara e condivisa.
In un contesto globale in cui la transizione energetica è sempre più centrale, rafforzare la coerenza tra obiettivi e azioni può rappresentare un’opportunità per il nostro Paese: per innovare, attrarre investimenti, creare occupazione e contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.
Serve una visione a lungo termine che metta al centro la transizione energetica come leva di crescita e competitività.
Per migliorare il posizionamento italiano – e soprattutto la qualità della nostra risposta alla crisi climatica – è necessario:

Il nostro impegno nella transizione
In qualità di azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili, in L&L crediamo che ogni dato, come quelli forniti dal CCPI, rappresenti un’opportunità per migliorare. Il nostro lavoro quotidiano è orientato a rendere l’energia pulita più accessibile, efficiente e integrata nel tessuto economico e sociale del Paese. Siamo convinti che l’Italia possa risalire la classifica del Climate Change Performance Index solo attraverso azioni concrete e condivise. Per contribuire al cambiamento:
Scopri il report completo [CCPI 2025] per approfondire dati, trend e scenari.
E visita la gallery dei nostri impianti: testimonianze concrete del nostro contributo alla transizione energetica.