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CRISI ENERGETICA E CRISI IDRICA, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua vogliamo ricordare il binomio inscindibile tra acqua e clima. La transizione ecologica è l'unica strada possibile per cercare il giusto equilibrio tra sviluppo e ambiente.

Il 2022 ci ha lasciati con la peggiore siccità degli ultimi 500 anni.

Nel nostro articolo Acqua e clima, un legame imprescindibile, pubblicato l’anno scorso in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, avevamo già posto in evidenzia come gli effetti dei cambiamenti climatici sulla disponibilità di acqua in Italia siano sempre più evidenti.

Purtroppo, in questi primi mesi del 2023 la situazione non è migliorata: la pioggia tarda ad arrivare e le poche precipitazioni sono certamente insufficienti a risolvere una situazione di grave crisi idrica.

I DATI

Agricoltori, istituzioni, imprese e cittadini devono fare i conti con la scarsità di pioggia (-61% nel bacino del Po e dell’Appennino) e di neve (-53% sull’arco alpino) dell’ultimo mese. Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) una percentuale fra il 6% e il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti a una siccità severa o estrema. “Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l'acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata”ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale dei Consorzi di bonifica e irrigazione (Anbi), Francesco Vincenzi. (Fonte: ASVIS)

A peggiorare la situazione sono le temperature invernali miti che hanno anticipato la fusione della neve sui monti, mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico per i mesi primaverili ed estivi.

L’ultimo report dell'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, pur di fronte ad un contesto leggermente migliorato, certifica una verità: l'Italia non ha più grandi fiumi. Resta largamente insufficiente, infatti, la portata del Po che, pur godendo di un leggero incremento nel tratto iniziale, permane abbondantemente sotto il minimo storico mensile nel tratto lombardo-emiliano. In Veneto, l'Adige scende al di sotto dei -4 metri sullo zero idrometrico, mentre è inarrestabile in Lombardia il tracollo dell’Adda, le cui portate rimangono addirittura inferiori a quelle dell’anno scorso. In calo anche i livelli dei corsi d'acqua del Centro Italia. Nonostante i deflussi ridotti al minimo, anche il lago di Garda (riempimento: 37,9%) resta in grave crisi: da settimane staziona vicino al minimo storico. (Fonte: Osservatorio Anbi Risorse Idriche)

UN NUOVO EQUILIBRIO TRA SVILUPPO E AMBIENTE

La Giornata Mondiale dell’Acqua si celebra in un momento in cui il nostro Paese, insieme alla profonda crisi energetica, si trova a dover fronteggiare anche una grave crisi idrica. Entrambi i fenomeni sono le facce di una stessa medaglia, di un modello di sviluppo che si manifesta in tutta la sua insostenibilità e che necessita di un cambiamento radicale.

il problema siccità è ormai diventato un fenomeno strutturale e non più solo emergenziale, siamo di fronte ad una nuova realtà legata ai cambiamenti climatici e, soprattutto, alla capacità che avrà il nostro Paese di realizzare concretamente la transizione ecologica.

È necessario accelerare nella lotta contro la crisi climatica ottimizzando al meglio le risorse idriche a disposizione, innovando radicalmente il modo di fare agricoltura e accelerando sulla produzione elettrica nazionale da fonti rinnovabili e pulite per raggiungere 85 GW di nuova potenza entro 2030 e la neutralità climatica al 2050.