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#EarthDay 2023: accelerare la transizione verso la green economy

Dalla conservazione delle risorse naturali passa una parte importante della transizione energetica italiana. Energie rinnovabili: così L&L mantiene il proprio impegno per un futuro più verde.

Il 22 aprile 2023 torna l'Earth Day, il più grande evento di sensibilizzazione per la tutela del Pianeta, istituita nel 1970 per preservare gli equilibri ambientali e per sensibilizzare le persone sull’importanza della conservazione delle risorse naturali.

Il tema della Giornata di quest’anno è “Invest in our Planet”, investi nel nostro Pianeta: agire ora, invitando tutti a fare la propria parte, per proteggere l’ambiente e l'umanità, innovare subito per costruire un economia più verde, equa e resiliente al clima.

#earthday 2023
#earthday 2023

Impoverimento dei suoli, diminuzione della biodiversità, siccità ed eventi climatici estremi, i delicati equilibri della natura sono duramente minacciati dall'economia fossile e da stili di vita sempre meno sostenibili. Nonostante una maggiore consapevolezza sul clima, negli ultimi trenta anni le emissioni climalteranti sono aumentate e con esse il rischio di compromettere definitivamente gli sforzi per la transizione energetica.

I DATI DI ITALY FOR CLIMATE

La 4a edizione del Report 10 Key Trend sul clima in Italia, elaborato da Italy for Climate, evidenzia come la crisi dei prezzi dell’energia, da un lato, e l’acuirsi degli impatti della crisi climatica, dall’altro, non abbiano influenzato positivamente la transizione verso la neutralità climatica in Italia. La fuga dal gas russo e la crisi dell’idroelettrico, causata da una siccità eccezionale, hanno peggiorato il mix energetico italiano, con una mancata riduzione delle emissioni di gas serra, anche a causa di una crescita ancora insufficiente delle rinnovabili negli ultimi anni.

Le stime preliminari di Ispra indicano che le emissioni di gas serra in Italia nel 2022 sono state di circa 418 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, un valore praticamente uguale al 2021, nonostante il calo dei consumi di energia. Questo è dovuto a un aumento del carbone e al crollo della produzione idroelettrica (-38%), tornata ai livelli degli anni ’50 a causa della siccità̀, con le rinnovabili ferme a 100 TWh, il 35% della produzione nazionale, ed eolico e solare in crescita  di +3 GW, con l’Italia che è ancora fanalino di coda in Europa.

Fonte: Report 10 Key Trend on climate in Italy, Italy for Climate
Fonte: Report 10 Key Trend on climate in Italy, Italy for Climate

«Per rispondere alla crisi dei prezzi dell’energia e all’acuirsi della crisi climatica, come indicato dalla stessa Unione europea con il piano RepowerEU, avremmo dovuto accelerare la transizione energetica – commenta Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e promotore di Italy for Climate – La prima analisi di alcuni trend chiave del 2022 per l’Italia ci dice, invece, che abbiamo perso una occasione importante per riallinearci agli obiettivi energetici e climatici e recuperare strada sui nostri partner europei».

“Dal 2014 in Italia abbiamo tagliato in media ogni anno 2 milioni di tonnellate di gas serra: continuando così riusciremo ad azzerarle non prima del 2220, mentre l’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità climatica al massimo al 2050 – ha dichiarato il Coordinatore di Italy for Climate Andrea Barbabella – Nel 2022, invece di fare il salto di qualità, siamo riusciti addirittura ad aumentare la nostra dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, che hanno soddisfatto il 78% del fabbisogno energetico nazionale. Con la Russia che rimane il nostro primo fornitore di energia.”

Fonte: Report 10 Key Trend on climate in Italy, Italy for Climate
Fonte: Report 10 Key Trend on climate in Italy, Italy for Climate

DALLA PARTE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Dal 2014 L&L investe nella produzione di energia da fonti presenti in natura. Oggi il Gruppo gestisce 21 turbine eoliche5 centrali idroelettriche, 7 impianti di produzione di biometano per autotrazione.

La nostra strategia di crescita punta su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità con l'obiettivo di produrre, entro il 2030, 140 MW all'anno di energia rinnovabile.

Il nuovo piano investimenti prevede lo sviluppo e la gestione di 7 nuovi impianti di biometano sostenibile con immissione del gas nella rete di distribuzione nazionale, e 2 parchi eolici onshore da 6 e 5 aerogeneratori.

Inoltre, in un’ottica di diversificazione produttiva, abbiamo sviluppato una nuova area business dedicata specificatamente alla progettazione e alla gestione di impianti fotovoltaici e agrovoltaici per valorizzare, ancora una volta, la sinergia virtuosa tra produzione agricola e generazione di energia.

Il lavoro quotidiano è improntato sulla ricerca e sull’implementazione di soluzioni per migliorare l’impatto ambientale di processi e impianti, armonizzando ogni progetto con l’ambiente in cui viene sviluppato e nel quale è inserito.

Un impegno attento e responsabile su uno scenario complesso che chiede un cambio di rotta deciso verso un’economia e una società decarbonizzate. La transizione energetica sta segnando l’avvio di una vasta rivoluzione verde che sta cambiando profondamente il modo di produrre e consumare e dove ciascuno di noi dovrà fare del suo meglio per sostenerla.