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Giornata Mondiale dell’Acqua 2025: un appello per la salvaguardia dei ghiacciai

Non possiamo rimanere sordi all’appello: l’acqua è un bene pubblico primario. Preservare i ghiacciai, la nostra principale riserva d'acqua dolce, deve essere una priorità per tutti: aziende, cittadini e amministrazioni. (Photo Credit: Shannon Fargey)

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, e nel 2025 l'attenzione si concentra su una delle riserve idriche più preziose e vulnerabili del pianeta: i ghiacciai che custodiscono il 70% delle riserve di acqua dolce del pianeta

Il loro rapido scioglimento, accelerato dall'aumento delle temperature globali, sta alterando il ciclo dell'acqua e mettendo a rischio ecosistemi, comunità e risorse naturali.

La nostra missione di produrre energia da fonti pulite si affianca all'impegno per la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici: proteggere i ghiacciai significa preservare il nostro futuro.

Negli ultimi decenni, il ritiro dei ghiacciai ha subito un'accelerazione senza precedenti. Per miliardi di persone, l'acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai rappresenta una risorsa essenziale: la sua riduzione o alterazione comporta un aumento del rischio di inondazioni, siccità, frane e innalzamento del livello del mare. La conservazione di questi ecosistemi è quindi una priorità assoluta per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e garantire la sicurezza idrica globale.

La situazione in Italia

Anche il nostro Paese sta vivendo gli effetti di questa crisi. La neve invernale, che dovrebbe costituire una riserva d’acqua fondamentale per la primavera e l’estate, sta diminuendo drasticamente. Il più recente aggiornamento della Fondazione CIMA evidenzia un deficit del 57% dello Snow Water Equivalent (SWE[1]) rispetto alle medie storiche, con una tendenza al ribasso che si conferma anno dopo anno. L'aumento delle temperature ha accelerato la fusione della neve, compromettendo la disponibilità idrica per i mesi più caldi.

Questa stagione mette in luce anomalie ricorrenti nel nostro clima recente, un fenomeno che si sta manifestando attraverso una scarsità di nevicate e un’accelerazione dei processi di fusione. La situazione è particolarmente critica nelle Alpi, soprattutto nel bacino del Po, che raccoglie circa la metà delle risorse idriche nivali italiane. Dopo una temporanea ripresa a inizio anno, il rialzo termico ha nuovamente ridotto la copertura nevosa. Ancora più preoccupante è il quadro degli Appennini, dove il Tevere registra un deficit idrico del 95%, il peggiore degli ultimi tredici anni.

Un equilibrio in pericolo

L’acqua derivante dalla fusione della neve è una componente cruciale del bilancio idrico italiano. È tempo di trasformare questi dati in strumenti operativi, fondamentale per garantire strategie di gestione efficaci.

La stagione invernale volge al termine, ma quali sono le prospettive per i prossimi mesi? Secondo le previsioni stagionali elaborate da Centro Europeo di Previsioni Meteo a Medio Termine (ECMWF), la primavera sarà più calda della norma su tutto il territorio nazionale. L'esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che queste proiezioni devono essere interpretate con cautela. Tuttavia, il tema della crisi idrica e della cattiva gestione tornerà di attualità nelle cronache nazionali e, come sempre accade, continuerà a essere trascurato, con il rischio di trovarsi ancora una volta impreparati di fronte a nuove crisi.

Strategie per il futuro

Affrontare questa emergenza richiede una pianificazione attenta e interventi strutturali. È essenziale sviluppare strategie preventive per combattere la scarsità d’acqua nei mesi estivi, promuovere il riutilizzo dell’acqua piovana e scongiurare conflitti tra settori economici e comunità locali.

Fortunatamente, dal resto del mondo esistono esempi concreti di buone pratiche cui guardare. A Rotterdam, ad esempio, le water squares fungono da spazi pubblici multifunzionali che, in caso di forti piogge, si trasformano in bacini di raccolta per ridurre la pressione sui sistemi fognari e garantire riserve idriche nei periodi di siccità.

Anche il progetto europeo City Water Circles, che coinvolge città come Torino, Budapest e Maribor, promuove soluzioni innovative per la gestione sostenibile delle risorse idriche, come parcheggi sotterranei in grado di raccogliere e riutilizzare l'acqua piovana.

Rotterdam

Un impegno collettivo

La protezione dei ghiacciai e la gestione sostenibile dell’acqua non possono più essere rimandate. Ridurre le emissioni di gas serra, promuovere fonti di energia rinnovabile e adottare politiche di gestione idrica efficaci sono passi essenziali per contrastare il cambiamento climatico e proteggere il nostro patrimonio naturale.

[1] Con il termine Snow Water Equivalent (SWE) si designa l'unità internazionale per misurare, in termini rigorosi, l'entità del manto nevoso. Specifica lo spessore dello strato d'acqua corrispondente ottenuta dalla fusione del manto nevoso.