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Da Marengo a Soave, continua la trasformazione dell’acqua in energia pulita

Le piccole centrali idroelettriche rappresentano in Italia il futuro di questo settore, minor impatto paesaggistico e riutilizzo di infrastrutture già esistenti.
La centrale idroelettrico di Soave, pienamente integrata nella campagna mantovana grazie alla sua struttura interamente interrata, è stata costruita al termine del canale Pozzolo Marengo. L’impianto definito tecnicamente “puntuale”, cioè senza condotta forzata o canali di derivazione per lo scarico dell’acqua turbinata, si contraddistingue dagli altri nostri impianti per due elementi di particolare novità.
  • Per sfruttare appieno tutti i periodi di portata durante l’anno la centrale è progettata con due turbine Kaplan ad asse verticale ad alto rendimento. Una doppia tecnologia che permette di sfruttare al meglio il salto di 6,20 metri dallo sfioratore al scarico e di sviluppare 662 kWh a piena potenza (331 kWh per turbina).
  • Per alimentare direttamente il distributore della turbina senza perdite di carico è stato realizzato una camera di carico a chiocciola in cemento armato, un opera edile particolarmente complessa.
L'impianto ha una portata nominale di 11.000 l/s, per una produzione media di 2 milioni di kWh l’anno, comprende due paratoie di macchina (una per gruppo macchina), uno sghiaiatore a protezione delle opere di presa per raccogliervi il materiale trascinato dalla corrente e due canali di scarico per permettere all’acqua di proseguire il suo viaggio verso il fiume Mincio lungo il canale Diversivo Mincio.