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L&L: più chiarezza sulle rinnovabili con il progetto #falsimiti

5 i falsi miti da sfatare sul ruolo delle energie rinnovabili nella transizione energetica. Italy for Climate lancia la prima piattaforma per un informazione chiara e trasparente.

Le rinnovabili costano troppo? Rovinano il paesaggio? Potranno mai sostituire del tutto le fonti di energia tradizionali?

Per trovare una risposta certa a queste domande Italy for Climate, il centro studi sul clima della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha lanciato la piattaforma "Falsi miti sulle rinnovabili", che L&L ha deciso di promuovere attraverso i suoi canali di comunicazione per sostenere un’informazione chiara e trasparente utile alla transizione energetica.

Le fonti rinnovabili rappresentano una risposta concreta e realizzabile all’attuale crisi energetica e climatica, eppure sono spesso oggetto di pregiudizi.

Il dibattito pubblico nazionale ed i canali mediatici – sia tradizionali che nuovi – sono carichi di idee sbagliate e informazioni obsolete sull’energia rinnovabile e sulla sua capacità di svolgere un ruolo sempre più dominante nel mix di produzione elettrica nazionale già nei prossimi anni.

«Per accelerare sulla transizione energetica pensiamo sia fondamentale diffondere tra cittadini e istituzioni una maggiore conoscenza delle potenzialità delle fonti rinnovabili commenta Anna Lazzari, Presidente del Gruppo L&L – Dal 2014 produciamo esclusivamente energia da fonti rinnovabili, i nuovi investimenti sono focalizzati su solare ed eolico. L'elettrificazione, cioè la sostituzione dei combustibili fossili con elettricità a zero emissioni, è l'opzione migliore per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la sicurezza energetica.»

Candela (Foggia)

Soave Hydro (Mantova)

ENERGIA RINNOVABILE: FACCIAMO CHIAREZZA!

La piattaforma individua primariamente 5 falsi miti comunemente diffusi.

Per ognuno di questi Italy for Climate ha svolto un’attività di ricerca pubblicando sulla piattaforma dati, fonti e offrendo una chiave di lettura per un'analisi delle informazioni semplice e immediata. 

La piattaforma "Falsi miti sulle rinnovabili" si rivolge a tutti coloro che hanno un ruolo nella transizione energetica e ne condividono appieno gli obiettivi.

«Il mondo delle rinnovabili è cambiato enormemente nell’ultimo decennio, e in poco più di due decenni queste tecnologie dovranno porre fine all’era dei combustibili fossili – spiega Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Promotore di Italy For Climate -. Eppure in Italia la loro crescita è ancora stentata e sono in molti a non considerarli una vera alternativa su cui puntare, anche per rispondere alla crisi dei prezzi dell’energia. Bisogna contrastare con maggiore decisione l’ignoranza e i pregiudizi che spesso sono il principale freno allo sviluppo di queste tecnologie, mostrando in modo chiaro e scientificamente fondato la loro capacità di soddisfare la nostra fame di energia e i vantaggi ambientali ed economici che potranno portare».

Bio Tre Ponti (Brescia)

Bio Tre Ponti (Brescia)

VERO O FALSO?

  1. Le rinnovabili sono e rimarranno marginali

Falso. 8 kW su 10 di impianti di generazione elettrica installati ogni anno sono rinnovabili: in pochi anni le fonti rinnovabili hanno già cambiato il panorama energetico mondiale.

  1. Le rinnovabili costano troppo 

Falso. 1 kWh prodotto da eolico o fotovoltaico costa 5 centesimi di €, meno della metà rispetto a fossili e nucleare in Europa. Le rinnovabili erano le fonti più economiche già prima della crisi energetica. 

  1. Le rinnovabili ci fanno restare al buio

Falso. Già oggi ci sono Paesi che producono elettricità per oltre il 90% da fonti rinnovabili, anche in Europa, e cresce il numero di Governi che puntano a fare lo stesso entro il prossimo decennio.

  1. Le rinnovabili rovinano il paesaggio

Falso. Servirebbe solo lo 0,7% del territorio nazionale per sostituire tutti gli impianti fossili con pannelli fotovoltaici: meno di 200 mila ettari, un decimo della superficie oggi edificata in Italia

  1. Le rinnovabili fanno male a economia e occupazione

Falso. Al 2030 saranno 14 milioni i nuovi posti di lavoro nel mondo, contro i 5 milioni persi nell’oil&gas. Grazie alle rinnovabili crescono investimenti e occupazione e si valorizzano le filiere locali.

(Fonte: Italy For Climate)