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Nuove prospettive europee per il biometano. Cresce la collaborazione tra L&L, TotalEnergies e Blu Way

Un evento all’impianto Bio Industria, in collaborazione con Total Energy e Green Arrow Capital, per sensibilizzare i clienti di Blu Way sui vantaggi del biometano avanzato. Come indicato dall'Europa, è ora il momento di promuovere la consapevolezza per accelerare la transizione verso un'energia più pulita e ridurre le emissioni di gas serra.

Il biometano è uno dei principali gas rinnovabili del futuro ed è oggi disponibile per contribuire a decarbonizzare il sistema energetico dell'UE. È un'alternativa sostenibile al gas fossile che può essere immagazzinato e distribuito in base alla domanda, e può essere utilizzato per ridurre l’esposizione dei consumatori alla volatilità dei prezzi del gas naturale.

Per questi motivi, il recente piano RePowerUE, introdotto dalla Commissione Europea, prevede un aumento della produzione di biometano dagli attuali 3,5 miliardi di metri cubi a 35 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2030. Essendo una fonte di energia rinnovabile e dispacciabile, aumentare la produzione e l’uso del biometano aiuta anche ad affrontare la crisi climatica. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, la Commissione ha presentato nel maggio 2022 un documento di lavoro dei servizi della Commissione, che accompagna il piano RePowerEU, il quale delinea una serie di azioni che potrebbero essere intraprese per sbloccare il potenziale del biogas e del biometano in tutta l’UE.

Le azioni proposte hanno l'obiettivo di aumentare la produzione di biogas a un volume sostenibile, tale da poter essere trasformato in biometano avanzato, cioè ottenuto da rifiuti e residui, piuttosto che da alimenti e materie prime.

Entro il 2024, ai sensi della Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE), i paesi dell’UE dovranno raccogliere separatamente i rifiuti organici. Ciò offre l’opportunità di aumentare la produzione di biometano sostenibile e creare opportunità di reddito per agricoltori e silvicoltori.

Azioni chiave sul biometano

Per raggiungere gli obiettivi relativi al biometano stabiliti nel piano RePowerEU, una delle azioni chiave proposte è stata la creazione di una partnership industriale sul biogas e sul biometano per promuovere la produzione e l’uso sostenibili del biometano.

Il 28 settembre 2022 è stata lanciata la Biomanthrop Industrial Partnership (BIP). Il suo obiettivo è sostenere il raggiungimento dell'obiettivo dell'UE per il 2030 di 35 miliardi di metri cubi di produzione annua e utilizzo di biometano sostenibile e creare le condizioni per un ulteriore aumento del suo potenziale entro il 2050. Promuoverà l’impegno attivo tra la Commissione, i paesi dell’UE, i rappresentanti dell’industria, i produttori di materie prime, il mondo accademico e le ONG. La Commissione lavorerà a stretto contatto con i paesi dell’UE per sostenerli nello sviluppo di strategie nazionali sulla produzione di biometano e per promuovere la cooperazione sul biometano con i paesi vicini, compresa l’Ucraina.

La direttiva rivista sulle energie rinnovabili amplia la portata dell'obbligo di fornitura di carburante per coprire tutti gli usi del biometano e la raccomandazione della Commissione sull'autorizzazione per progetti di energia rinnovabile dovrebbe anche accelerare nuovi investimenti nel biogas e nel biometano. Un’altra azione proposta si concentra su come superare le sfide infrastrutturali, finanziarie e logistiche per promuovere una diffusione efficiente ed economica del biometano, contribuendo alla sua crescita come fonte di energia sostenibile.

Inoltre, le autorità nazionali dovrebbero valutare le potenziali sfide di investimento per aumentare la diffusione del biometano e collegare i siti di produzione decentralizzati con i consumatori su grandi distanze.

Lo studio europeo

Nell’ambito della Task Force 1 del partenariato industriale sul biometano, la Commissione Europea ha preparato schede nazionali sul biometano per 24 paesi dell’UE per valutare l’attuale livello di produzione di biogas e biometano con potenziale di biometano sostenibile, rispetto alla quota delle loro importazioni di gas naturale nel 2021. Le schede contengono anche messaggi chiave specifici per ciascuno di questi paesi dell’UE. Le schede vengono pubblicate per incoraggiare e sostenere l’ulteriore cooperazione tra i paesi dell’UE e/o le parti interessate del settore, anche alla luce del processo in corso per aggiornare i piani nazionali per l’energia e il clima.

Il potenziale del biometano italiano

Nella scheda dedicata al nostro Paese, i messaggi chiave segnalano un percorso chiaro di crescita.

L'Italia è un esempio di buona pratica per lo sviluppo del mercato nazionale del biometano ma il sostegno del Paese deve essere collegato all’industria agroalimentare lungo la catena del valore per evitare i costi di trasporto e la perdita di materie prime, con l’applicazione locale del digestato, la CO2 rinnovabile e l’uso del biometano nell’industria (settori ETS). Capitolo ancora aperto per il concetto di BiogasDoneRight, che aumenta l’impatto sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sulla transizione verde, riducendo così anche la dipendenza dalle importazioni di GN per la produzione di fertilizzanti sintetici, sostituiti dalla commercializzazione del digestato o dell'estratto di macronutrienti per biofertilizzanti.

Agire insieme per un futuro più green

Per raggiungere l'ambizioso obiettivo di produrre 35 miliardi di metri cubi di biometano all'anno entro il 2030, è necessaria un'azione congiunta di tutti gli attori della filiera produttiva e delle istituzioni. Questa transizione richiede la collaborazione stretta di agricoltori, silvicoltori, produttori di materie prime, rappresentanti dell'industria, mondo accademico e ONG.

Per garantire il successo di questo progetto, è essenziale promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, sviluppare infrastrutture efficienti e logistiche adeguate. Inoltre, l'adozione di politiche e normative favorevoli a livello nazionale ed europeo, come la direttiva rivista sulle energie rinnovabili, è fondamentale per garantire la crescita sostenibile del settore serra e accelererà verso la transizione energetica.