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Rinnovabili al 42,5% entro il 2030: obiettivo sempre più vicino

Approvata la riforma del mercato elettrico europeo. Si consolida il quadro europeo con l’obiettivo di agevolare il passaggio alle fonti pulite. Nei primi mesi del 2024 cresce il ricorso alle rinnovabili in Italia.

Riforme energetiche per un futuro sostenibile e resiliente

A partire da aprile, l’Unione Europea ha approvato importanti riforme per un futuro sostenibile, orientate verso l’efficienza domestica (direttiva Case Green), un'industria a emissioni zero (Net-Zero Industry Act)  e l’energia rinnovabile (Carta Solare Europea). Infine, con l’approvazione delle riforme dedicate al mercato dell’energia elettrica, Bruxelles introduce un radicale cambiamento di rotta che affronta temi decisivi per le bollette di famiglie e imprese europee nei prossimi anni.

Queste leggi mirano a ridurre la dipendenza dell'Europa dalle fonti fossili, aumentando la quota di energia rinnovabile e proteggendo le famiglie dalle crisi energetiche e dalle oscillazioni dei prezzi.

Aumento della quota di energia verde

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta due anni fa, ha scatenato una crisi energetica senza precedenti in Europa. Ora, con la crisi alle spalle e i mercati stabilizzati, i paesi dell'UE stanno rapidamente riducendo la loro dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerando la transizione verso un'energia più verde, in linea con gli obiettivi climatici dell'UE. La crisi ha spinto i leader europei ad adottare misure più ambiziose e ad accelerare l'azione:

  • Nuovo obiettivo per le energie rinnovabili: entro il 2030, almeno il 42,5% dell'energia dell'UE dovrà provenire da fonti rinnovabili, rispetto all'obiettivo iniziale del 40%.
  • Nuovo obiettivo per l'efficienza energetica: l'UE mira a ridurre il consumo di energia dell'11,7% entro il 2030 rispetto alle previsioni di consumo formulate nel 2020.
  • Misure per la diffusione rapida delle energie rinnovabili: accelerare le procedure di autorizzazione per i progetti legati alle energie rinnovabili.
  • Riforma del mercato del gas: sostituire progressivamente il gas di origine fossile con gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, compreso l'idrogeno.

Novità sul mercato dell'energia europea: più tutela per i consumatori

Il 21 maggio, i ventisette Paesi membri hanno confermato l'accordo politico con l'Eurocamera sulla riforma del mercato elettrico dell'Ue e sul pacchetto di decarbonizzazione del mercato del gas e dell'idrogeno. La riforma del mercato elettrico, proposta dalla Commissione europea a marzo 2023 durante la crisi dei prezzi dell'energia, mira a sganciare le bollette energetiche dai prezzi di mercato a breve termine e a proteggere i consumatori dall'estrema volatilità dei prezzi. I consumatori potranno scegliere tra contratti di energia a prezzo fisso (con durata minima di un anno) e contratti a prezzo flessibile, mentre i fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto a tempo determinato. I cittadini di tutta l’UE avranno il diritto di ricevere informazioni dettagliate sulle opzioni disponibili, e sarà introdotto un divieto di interruzione della corrente per le persone colpite dalla povertà energetica.

Un mix vincente per la decarbonizzazione

Queste riforme, oltre a porre i cittadini europei al centro del mercato dell'energia elettrica mira ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Il 2023 è stato un anno chiave per il cambiamento del mix energetico in Europa.

Per la prima volta, le fonti fossili sono scese sotto un terzo della produzione complessiva nei 27 Stati membri, con un calo record del 19% rispetto al 2022 (209 TWh in meno). Per la prima volta, i parchi eolici hanno superato il gas, producendo 475 TWh contro 452 TWh. Inoltre, l'energia eolica e fotovoltaica insieme ha prodotto oltre un quarto (27%) dell'energia elettrica totale. Questi dati, che evidenziano l'accelerazione della transizione energetica, sono riportati nel rapporto European Electricity Review 2024 del think tank inglese Ember, secondo cui le rinnovabili rappresentano il 44% della produzione di energia elettrica in Europa. (Fonte: https://www.repubblica.it/economia/rapporti/energitalia/trasformazione/2024/02/14/news/ember_rinnovabili_al_44_del_mix_energetico_europeo-422133480/)

Rinnovabili in Italia: record nei primi quattro mesi del 2024

Nei primi quattro mesi del 2024, la domanda di energia elettrica in Italia è rimasta sostanzialmente stabile, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, la produzione da fonti rinnovabili ha raggiunto livelli record, totalizzando 40 TWh, oltre 9 TWh in più rispetto al primo quadrimestre del 2023.

Copertura della domanda e produzione interna

Le energie rinnovabili hanno coperto il 39,6% della domanda di energia elettrica nel periodo gennaio-aprile 2024, segnando un nuovo record. Inoltre, considerando la produzione interna, le rinnovabili hanno soddisfatto il 49,1% del fabbisogno, nonostante una leggera diminuzione della produzione elettrica interna (-1,2% rispetto al 2023). Parallelamente, le importazioni di elettricità sono aumentate del 9,7%, raggiungendo i 21,3 TWh.

Fonte: QualEnergia

Contributo delle diverse fonti rinnovabili

Il settore idroelettrico ha avuto un contributo significativo con 14 TWh, un aumento di 7,3 TWh, pari al 109%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La produzione da fotovoltaico è cresciuta del 10,7% e quella da eolico dell'8,8%, rispetto ai primi quattro mesi del 2023. Insieme, fotovoltaico ed eolico hanno raggiunto una produzione di 19,1 TWh, il valore più alto mai registrato per il periodo gennaio-aprile, con quasi 7 TWh in più rispetto al 2014.

Fonte: QualEnergia

Nel quadrimestre, le diverse fonti rinnovabili hanno contribuito significativamente al fabbisogno elettrico in Italia:

- Eolico: ha coperto il 9,5% della domanda elettrica nazionale.

- Fotovoltaico: ha soddisfatto il 9,3% della domanda.

- Idroelettrico: ha contribuito per il 13,3% (escludendo l'apporto dei pompaggi).

(Fonte: https://www.qualenergia.it/articoli/rinnovabili-aprile-oltre-51-percento-su-domanda-elettrica-italia/)